Equita e il «no» di Mediobanca |
Nella lista dei consulenti di Premafin e FondiariaSai spiccano il ruolo di Credit Suisse, garante di entrambe le ricapitalizzazioni, e l'assenza di Mediobanca.
Oltre all'inatteso ingresso di Equita sim come advisor. Se il ruolo di Credit Suisse è dovuto agli storici legami di Federico Imbert con il gruppo Ligresti, l'assenza di Mediobanca - da sempre consulente di Premafin-Fonsai - è da attribuire ai rischi di rilievi Antitrust per gli intrecci azionari tra i due gruppi e con Generali. Mediobanca, che ha un'esposizione diretta di oltre un miliardo con Fonsai, resterà davvero fuori dall'operazione anche in futuro? Per capirlo, bisognerà aspettare gennaio-febbraio, quando il riassetto andrà sul mercato.
Per il momento si può solo registare che l'advisor di Premafin per l'aumento di capitale sarà Equita sim. Il broker, erede della vecchia Euromobiliare, ha da sempre buoni rapporti con Mediobanca. Di cui però negli ultimi anni è diventata concorrente. Il suo numero uno Francesco Perilli, broker tra i più conosciuti in Piazza Affari, pochi anni fa ha deciso di accentuare il ruolo di advisor finanziario ingaggiando un team di primo piano nell'm&a: Andrea Vismara (ex Barclays e Goldman Sachs), Carlo Volpe (ex Citigroup), Gaia Mazzalveri (ex Mediobanca e Morgan Stanley). Proprio ai rapporti della Mazzalveri, ex numero due di Alberto Nagel in Mediobanca, sarebbe da attribuire l'origination del deal con Premafin. (Al.G.)