Endesa salvata dai 3 mesi Per Egp profitti e target ok |
Buone notizie dalla Spagna per il gruppo Enel, che vede la controllata Endesa recuperare nell'ultimo
trimestre. Aspettando i conti del gruppo, previsti per oggi, ieri hanno aperto le danze sui nove mesi la società spagnola ed Enel Green Power. Per Endesa, i risultati restano negativi ma si salvano con la ripresa registrata negli ultimi tre mesi. Tra gennaio e settembre, l'ebitda è sceso 5,45 miliardi in calo del 6,2% anno su anno con Spagna e Portogallo a 3,12 miliardi (-6,4%) e America Latina a 2,32 miliardi (-6%). Più pesante il calo dell'utile netto che è sceso a 1,97 miliardi (-27%) con un debito netto a 13,14 miliardi. A risollevare le sorti del gruppo, però, c'è la ripresa riscontrata nel terzo trimestre, con profitti operativi flat anno su anno sia in Spagna che in America Latina rispetto alla decrescita marcata del primo semestre (-9%). «Si tratta di risultati sostanzialmente in linea alle nostre stime a livello operativo, che prevedevano per Enel un contributo di Endesa a livello di ebitda pari a 5,58 miliardi sui 9 mesi, in calo del 7% anno su anno» hanno commentato ieri gli analisti di Intermonte che sul titolo Enel hanno un rating neutral e un target price a 3,60 euro. Quanto a Equita SIM, ieri ha confermato il buy e un prezzo obiettivo a 5 euro come Banca Akros che però ha un target price più basso a 4,50 euro. «Ci aspettavamo un calo più consistente delle attività di Endesa in America Latina, quindi i dati del gruppo spagnolo migliori dell attese sono un segnale positivo per i conti Enel» hanno commentato gli analisti di Banca Akros. Ieri è stata poi la volta del braccio green guidato da Francesco Starace che ha approvato i risultati dei primi nove mesi del 2011 con un utile netto a 363 milioni in crescita del 3,1% sullo stesso periodo del 2010 e ricavi a 1,859 miliardi (+17,6). Sul fronte dei margini, l'ebitda è salito del 22,8% a 1,186 miliardi di euro. «I risultati, unitamente alla capacità installata a fine settembre e ai progetti in fase di sviluppo nei paesi in cui operiamo, ci consentono di confermare per l'intero 2011 sia l'obiettivo di installare complessivamente 800 Mw nel corso dell'anno, sia i target finanziari già indicati ai mercati lo scorso maggio», ha detto l'ad Francesco Starace. Quanto al debito, è cresciuto del 28,2% a 3,965 miliardi. Tuttavia va considerato che il dato 2010 non includeva i 284 milioni inclusi nelle «passività possedute per la vendita«, ed inerenti gli impianti facenti capo ad Enel Union Fenosa Renovables (Eufer) inclusi nel lotto di asset destinato ad essere ceduto a Gas Natural Fenosa. Nel corso della conference call sui conti, la società ha annunciato la propria partecipazione alla gara bandita in Sudafrica per la realizzazione di impianti per 3.725 megawatt di energia da fonti rinnovabili entro il 2016. Il bando è il primo di un piano che prevede 17.800 Mw entro il 2030, pari al 42% della nuova potenza elettrica che si prevede di installare in Sudafrica entro quell'anno. La ripartizione dei progetti, il cui valore complessivo è stimato in 11 miliardi di dollari, prevede 1.850 Mw eolici, su terra, 1.450 Mw fotovoltaici, 200 Mw dal solare termodinamico, 100 Mw da impianti alimentati a biogas, e 75 Mw da impianti idroelettrici. «Enel green power - ha concluso Starace - partecipa in joint venture con Sharp per il fotovoltaico. In futuro non sono escluse altre fonti ma, al momento, ci concentriamo sul solare».